La storia

Da Besançon a Bordeaux

Navigando sul sito di Ducati ho trovato questo annuncio che ha risvegliato nel mio intimo il fuoco dell’avventura. Un annuncio evocativo: Ducati 60.000 km European Tour.

Mi sono candidato subito e qualche settimana dopo ero alla concessionaria Ducati di Besançon a caricare le borse da moto, impaziente di partire. Ho terminato la preparazione, sistemando il manubrio della Ducati Multistrada V4 Rally.
Avevo avuto il tempo di organizzare il mio viaggio: avrei attraversato il sud della Francia, visitato città emblematiche, luoghi leggendari e percorso strade sublimi. Prima di salire in sella, questa possente moto mi impressionava per le sue dimensioni. Ma ormai avevo accettato la sfida. Ed è stato più facile di quanto pensassi: la Multistrada V4 Rally è un piccolo gioiello accessibile a qualsiasi pilota.
E con il sorriso sulle labbra ho iniziato la mia discesa, prima verso la Franca Contea, con i suoi verdi prati, poi in autostrada per guadagnare tempo. Grazie alle varie protezioni di cui la moto è dotata il percorso in autostrada è stato meno faticoso e il carattere del motore ha contribuito a diminuire la monotonia. Dopo aver superato Lione, il paesaggio cambia gradualmente, distinguo i primi cipressi e ulivi che mi indicano il mio arrivo nel sud.
Mi fermo ad Avignone, splendida città medievale incastonata in una muraglia, per godermi il centro della città e visitare Palazzo dei Papi. Il giorno dopo, prima di partire, costeggio il Rodano per raggiungere il cammino delle Berges. La vista sulla città è mozzafiato: si vede il palazzo dei papi e il ponte di Avignone sull’altra riva del fiume.
Più tardi raggiungo Arles, sotto un cielo piovoso. La moto ha una tenuta di strada impeccabile anche su strada bagnata. Faccio il giro delle arene, vestigia romana della città e giro nel centro. Ho avuto l’opportunità di provare la moto in modalità off-road mentre andavo al castello di Les Baux de Provence sulle alture del Parco Naturale Regionale delle Alpilles. In cima alla torre del castello sul fianco della scogliera, avevo una vista spettacolare sulla Provenza. Riuscivo a distinguere anche le gru del porto di Marsiglia e il Mediterraneo in lontananza.
Il giorno seguente, mi sono diretto verso Béziers attraverso le strade della Camargue. Il paesaggio delle saline si distendeva tutt’intornoa perdita d’occhio. Mi sono fermato ad Aigues-Mortes e al Grau-du-Roi per vedere il mare e gustare qualche gambero. Una volta rimesso in viaggio in viaggio, ho attraversato i sobborghi di Montpellier per arrivare infine a Béziers dove ho sono andato a trovare un vecchio amico. Ho visitato la città, la cattedrale fortificata e l’affascinante centro. La giornata si è conclusa con una passeggiata sulle rive dell’Orb. Salutato il mio amico, mi dirigo a Carcassonne. Durante il viaggio, potevo distinguere alla sinistra i primi contrafforti dei Pirenei che avrei volevo esplorare in questa avventura. Le strade erano circondate da fiori selvatici e papaveri, mentre i bellissimi villaggi erano di origine meridionale. Una volta arrivato a Carcassonne fui subito conquistato dalla bellezza della maestosa città dalle innumerevoli torri fortificate. Dopo una piccola sezione di off-road, visitai la città interna e le sue segreta. Ma il mio viaggio non era ancora finito. Dopo aver trascorso la notte a Carcassonne mi sono diretto verso i Pirenei attraverso il paese cataro. L’idea era quella di visitare tutti i luoghi mitici che costeggiano queste montagne. I chilometri si susseguivano insieme alle curve dove provavo un vero piacere di guida su queste strade. Ho visitato Rennes-le-château, la sua chiesa e il suo presbiterio avvolto da mistero. Infine, sono arrivato al castello di Arques. Ho pranzato a Bugarach per concludere questa giornata sotto il castello di Montségur, ultimo baluardo cataro durante le crociate degli Algerini. Non potevo andare in moto e solo dopo una lunga salita mi sono addentrato nelle rovine del castello. La leggenda dice che il Graal sarebbe stato nascosto lì, ma io non l’ho trovato.
Trascorsa la notte a Foix, prima di lasciare i Pirenei, ho visitato il museo della città e sono andato ad esplorare la grotta di Labouiche che ospita il più lungo fiume sotterraneo navigabile d’Europa. Via via che mi allontanavo dalle montagne, si susseguivano villaggi incantevoli come Saint-Félix-Lauragais. Infine, ho raggiunto Tolosa. Era la prima volta che visitavo la cosiddetta «città rosa»: molto suggestiva e caratteristica. L’ultimo giorno, attraversando l’Aquitania, ho raggiunto l’oceano e il bacino di Arcachon: avevo guidato dal Mediterraneo all’Atlantico. Al tramonto, ho ripreso la strada per raggiungere Bordeaux.

Era giunto il momento di restituire la moto con cui ormai avevo intrecciato un legame d’eccezione durante il viaggio. Alla concessionaria Ducati Bordeaux mi hanno riservato una bella accoglienza, ma ammetto di avere lasciato quella moto, che era diventata la mia compagna di strada, un po’ a malincuore.

Ringrazio ancora una volta Ducati per avermi dato fiducia e avermi permesso di vivere questa straordinaria avventura.

1716.2 km
7 giorni
Difficoltà 3/5
Le tappe

Le tappe

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Giorni 1

Franois (FR) - Avignon (FR) Stima : 470 km

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Giorni 2

Avignon (FR) - Arles (FR) Stima : 87 km

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Giorni 3

Arles (FR) - Béziers (FR) Stima : 177 km

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Giorni 4

Béziers (FR) - Carcassonne (FR) Stima : 109 km

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Giorni 5

Carcassonne (FR) - Foix (FR) Stima : 205 km

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Giorni 6

Foix (FR) - Toulouse (FR) Stima : 140 km

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Giorni 7

Toulouse (FR) - Pessac (FR) Stima : 278 km

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