Richard
2695 kmPer essere un piccolo paese, il Galles (più piccolo del New Jersey) vanta luoghi favolosi: tre parchi nazionali, Snowdonia, Brecon Beacons e Pembrokeshire Coast, e cinque aree di straordinaria bellezza naturale, Anglesey, il Clwdian Range e Dee Valley, la penisola di Gower, la penisola di Llyn e la valle di Wye. Inoltre, è una terra che non ha eguali in miti e leggende; è davvero un mondo a parte. Che l’avventura e la guida ora abbiano inizio. Giorno 1: Ho incontrato Doug presso il concessionario Ducati Cardiff e, dopo un dettagliato brief sulla Multistrada, ci siamo salutati e sono partito per esplorare il Galles. Dopo aver attraversato la città di Cardiff, la prima tappa è stata il porto di Barry, reso famoso negli ultimi anni grazie al programma televisivo Gavin & Stacey, oltre a essere la città di mare britannica per eccellenza. Da lì ho seguito le strade costiere visitando Nash Point, Ogmore-By-Sea e Merthyr Mawr con le sue casette che sembrano delle bomboniere, tutte rose coi tetti di paglia. Da lì, verso Port Talbot, con la sua ricca storia di produzione di acciaio, e poi di nuovo in sella per un incontro con il Ducati Owners Club che stava partecipando a un evento nel finesettimana a Swansea. Che persone fantastiche! Che, con la passione per tutto ciò che è Ducati, hanno condiviso storie ed esperienze. Poi un giro a Swansea lungo la strada costiera con pit-stop a Mumbles per il leggendario “”Joe’s Ice Cream”” che è must qui nel Galles del Sud. Ho continuato a costeggiare il litorale per Oxwich Bay e Pendine Sands, prima di fermarmi per la notte. Non ho percorso molti chilometri in questa prima giornata (150), ma abbastanza per iniziare a prendere confidenza con la “”Big Ducati””. Giorno 2: Mi incontro con il direttore di Ducati Cardiff per un ‘Mystery Tour’ del Galles del Sud. Conosco questa zona abbastanza bene avendola visitata molte volte, ma non di certo come qualcuno del posto. Chi vive qui conosce scorciatoie e strade alternative per evitare traffico e autostrade. È stata una giornata pazzesca, anche se non ho la più idea di dove siamo andati. Più tardi ho provato a ripercorrere le stesse strade, prendendole anche da direzioni diverse, ma continuavo a perdermi e finivo sempre fuoristrada. Questo è per sottolineare quanto la conoscenza dei luoghi sia fondamentale. Tuttavia, questa avventura ha arricchito il mio bagaglio, oltre che i chilometri: 370, che si sono andando a sommare a quelli già percorsi. Giorno 3: Il percorso di oggi prevede l’esplorazione della parte inferiore del Galles e il centro, passando sopra Brecon. Mi sono diretto a Tintern Abbey, cercando di evitare autostrade e strade a doppia carreggiata, volendo prendere il percorso meno trafficato. Da lì al Big Pit National Coal Museum, un’altra parte del Galles ricca storia. Per poi dirigermi verso il fiume Elan Valley, che ho già visitato un paio di volte, ma è sempre un’emozione tanto è splendido questo posto. Non è un luogo da attraversa velocemente: sono strade che meritano di essere percorse tranquillamente per godersi appieno l’intero panorama. Seguite il percorso intorno e poi prendete la strada di montagna per Aberystwyth non rimarrete delusi! Vi porta lungo Devils Bridge Falls, su strade meravigliose. Da lì ho tagliato giù, prendendo un percorso diverso, totalizzando 10 ore in sella e circa altri 450 km. La Ducati Multistrada V4 Rally non ha perso un colpo. Giorno 4: Pronto per un’altra lunga giornata. Avrei potuto percorrere le strade principali per raggiungere le varie tappe più velocemente, ma non era quello che volevo. Così, ancora una volta la strada costiera chiamava. Sono partito verso Tenby, nella contea di Pembrokeshire, con il suo panorama di villette a schiera lungo il mare che sembrava un dipinto, per poi seguire la strada per St Govan, Solva e St Davids. Quest’ultima è la più piccola città in Gran Bretagna, con una delle cattedrali più belle del mondo costruita nell’XI secolo. È incredibile quando si pensa agli strumenti e alle attrezzature che usavano all’epoca per costruire gli edifici. Da lì a Porthgain, poi a Cardigan e infine ad Aberystwth per una pausa gelato e una passeggiata, oltre a chiacchierare con i motociclisti che ho incontrato. Appagato da questa pausa, mi dirigo verso Prestatyn e oltre il Parco Nazionale di Eryri (Snowdonia). Anche qui sono accolto da paesaggi mozzafiato e strade che si snodano per chilometri. Dopo una grande giornata di viaggio, siamo giunti a Prestatyn, stanchi ma soddisfatti. Il meteo finora è stato fantastico, perfetto per un piacevole viaggio in moto. Giorno 5: Niente riposo, sono ripartito presto verso Snowdonia per un po’ di divertimento tra le strade tortuose della montagna. Sono poi sceso verso Aberdaron passando per Pwllheil, una graziosa cittadina di mercato sulla costa. Giugno è tra l’altro l’inizio della stagione dei camper e anche se la Ducati è una moto, diventa un po’ difficile superare, tenendo conto delle ampie borse laterali. Ho attraversato il ponte Menai verso Holyhead, zona industriale essendo uno dei principali porti irlandesi. Meglio andare a Bull Bay e seguire la strada intorno a Trwyn Du Lighthouse con il suo splendido panorama. Ho poi continuato attraverso la strada costiera, di fronte ad Anglesey a Conwy, un posto molto bello per fermarsi, passeggiare e godere della maestà del luogo. Sono poi tornato a Prestatyn per la mia ultima notte in Galles. Breve corsa oggi: (solo) 320 km.
Giorno 6: Corsa verso casa, a Ellington vicino a Newcastle, attraverso la contea di Northumberland. In una parola: incredibile! Giorno 7: Per raggiungere il concessionario Preston Ducati per restituire la moto prendo una strada diversa. Arrivo sano e salvo e, dopo una chiacchierata con il service manager (che avevo incontrato alla riunione del Ducati Owners Club a Swansea), è arrivato il momento di riconsegnare le chiavi della Ducati Multistrada V4 Rally. È stato tutto perfetto: grande viaggio su una grande moto.
Grazie infinite a Mark, Doug e Mike, a Ducati Cardiff e a Ducati. Ma un ringraziamento speciale va a mia moglie Linda per la sua benedizione e per avermi permesso di intraprendere questa folle avventura.
Chilometri totali coperti: 2.695 – Missione completata.
Senza dubbio il giro intorno al fiume Elan Valley. Il tempo è stato fantastico, il paesaggio mozzafiato e la moto meravigliosa da guidare – Veramente un giorno che non dimenticherò mai.
Avevo visitato il concessionario Ducati di Cardiff per vedere la nuova Ducati 698 Mono e ho parlato con Doug. Sa che ho un debole per Ducati e mi ha spiegato tutto sulla sfida che Ducati stava preparando con la Multistrada V4 Rally per coprire 60.000 km attraverso l’Europa, con diversi piloti che avrebbero dovuto percorrere 2.000 km ciascuno. Ho avuto diverse Big Touring/Adventure Bikes, e la possibilità di guidare la Ducati Multistrada V4 Rally per una settimana era una sfida che mi attizzava molto. Così, ho fatto domanda per attraversare il Galles e, ben presto, sono stato selezionato come uno dei ‘Riders’.
Cercherò di darvi una recensione equa ed equilibrata del mio viaggio in sella alla Ducati Multistrada V4 Rally; possiedo già una moto simile, ma in una tonalità di Orange, così posso fare anche un confronto. Chissà se mi innamorerò mai della Ducati. Ma prima un po’ su di me.
Il mio nome è Richard e ho una dipendenza per la quale non c’è cura: le moto. Ho comprato la mia prima due ruote a 16 anni. Ora di anni ne ho 60 e ho posseduto oltre 100 moto. Ho amato ogni uno di quei motocicli, alcuni così tanto che ho avuto 2 o 3 dello stesso modello, ma della generazione successiva. Alcune sono stati solo brevi affari, avendoli posseduti solo per qualche mese, altre le ho tenute per alcuni anni fino a quando qualcosa di nuovo e lucido mi ha tentato.
La storia d’amore con alcune deve ancora giungere al termine: da qui una sempre crescente ‘collezione’. E le utilizzo ancora tutte. Questo è per me il motociclismo: una forma di fuga e di avventura. La vita non è una prova generale: esci e goditela! La mia opinione sulla Multistrada V4 Rally? Bene, non posso negare che si tratta di una GRANDE moto. Doug alla Ducati Cardiff mi aveva dato un briefing completo e una dimostrazione delle molte funzioni e impostazioni disponibili: impugnature riscaldate, sella, cruise control e così via. In DUcati hanno pensato a tutto. Sono partito per Barry Island attraverso Cardiff nel traffico intenso, così ho messo l’impostazione urbana: sorprendentemente ben bilanciata e anche a bassa velocità la moto è leggera e agile. Quando la strada si è aperta, ho provato le modalità “”Tour”” e “”Sport””, che è il più adatto al mio stile di guida. Non ho provato ogni impostazione, ero già più che soddisfatto con il riding mode “”Sport”” in cui la moto ha così tanta grinta che tira in qualsiasi marcia. I controlli sono facili da usare e cambiare anche se si indossano i guanti invernali più spessi. Lo schermo della dashboard è grande e fornisce tutte le informazioni necessarie e importanti. C’è anche un pulsante che se premuto una volta fermi abbassa la sospensione di circa 20mm. Il che è fantastico: non sono basso, ma avere entrambi i piedi a terra per manovrare la moto è un’altra cosa.
Pneumatici: La moto era equipaggiata con pneumatici Pirelli Scorpion Trail 2. Ora, non sono un grande fan degli pneumatici Pirelli, ma devo dire che su questa moto sono fantastici. Hanno dato un buon feedback su un’ampia varietà di strade e superfici, tra cui sterrati e sentieri tortuosi. Anche ad alta velocità mi sono sempre sentito sicuro. Purtroppo non l’ho potuta sperimentare sul bagnato, avendo sempre fatto bello per tutta la settimana. Sospensioni. Le modalità “”leggono”” la strada e modificano l’impostazione mentre stai guidando, ma non è così invadente. In molti luoghi le strade erano superbe con chilometri e chilometri di asfalto aderente che ha reso il divertimento maggiore.
Freni. Che dire?! Se non che i freni sono eccezionali. La sella è confortevole e la posizione di guida molto comoda: perfette anche per lunghi viaggi.
In sintesi, è una moto che ti offre molto: ABS, adaptive cruise control, cambio rapido, sospensione semi-attive, controllo della trazione, EBC per ottimizzare le curve, un motore che spegne i cilindri posteriori quando è fermo o a basse velocità. Non le manca niente! Anche il top case e le borse laterali sono piuttosto capienti. Non ha mai perso un colpo né ha mai perso una goccia di olio nei 2.695 km che ho percorso. E sì, è stato davvero molto divertente da guidare. Vorrei possederne una? Direi di sì, è un’ottima moto, perfetta se volessi partire per una lunga avventura.
Le tappe
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